2014 - 2015 Diffusione gratuita del volume "Ma che diritti?" per le scuole della Provincia di Genova
Creato Mercoledì, 02 Ottobre 2013
Ultima modifica il Lunedì, 26 Aprile 2021
Anche per il 2014 - 2015 è proseguita la diffusione gratuita presso le scuole della Provincia di Genova del volume "Ma che diritti? Cosa sappiamo e cosa non vogliamo sapere dei diritti umani."
Scheda Libro ( dall'Introduzione di Edoardo Pusillo, Gruppo Cronisti Liguri/Unione Nazionale Cronisti Italiani - Università di Genova)
Per il CEDU ha curato la pubblicazione Stella Acerno - Fratelli Frilli Editore
Questo volume, progettato dal CEDU e realizzato da Stella Acerno con l'aiuto di vari membri dell'associazione fra cui Anne Drerup ed Erika Schalge, ha la finalità di condurre il lettore a riflessioni sullo stato dei diritti umani.
Si avvale della collaborazione di esponenti del mondo della cultura, di esperti, giornalisti e membri di organizzazioni internazionali. Grande importanza è dedicata all’informazione sui diritti umani, perché “strumento” indispensabile per capire i cambiamenti e progettare il futuro.
Si avvale della collaborazione di esponenti del mondo della cultura, di esperti, giornalisti e membri di organizzazioni internazionali. Grande importanza è dedicata all’informazione sui diritti umani, perché “strumento” indispensabile per capire i cambiamenti e progettare il futuro.
Per il suo carattere divulgativo, è destinato ad un pubblico vasto e interessato alle tematiche di attualità tra le quali i diritti di migranti e rifugiati, la piaga dello schiavismo minorile, la discriminazione verso i Rom, i diritti dei detenuti.
Partendo dalle origini del concetto di diritti umani, il libro arriva all’analisi della situazione attuale. Un particolare interesse della ricerca, condotta attraverso le interviste, è riservato alla riflessione sulla psicologia individuale, quindi riguarda ognuno di noi. C'è una doppia domanda che qui si vuole affrontare: che cosa non vogliamo sapere sui diritti umani e soprattutto perché?
Per i suoi aspetti formativi, questo lavoro costituisce materiale di aggiornamento per docenti delle scuole di ogni ordine e grado; inoltre può essere utilizzato negli istituti superiori attraverso la guida didattica allegata.
La curatrice
Stella Acerno, genovese, insegna materie letterarie negli istituti secondari superiori. E' presidente del CEDU. Tra i libri pubblicati:“L'inganno quotidiano. I media, l'informazione e i diritti umani” Fratelli Frilli 2004; “Comunicare i diritti umani. Lettura critica dell'informazione” Edizioni Studio @lfa 2006; “Verso una nuova coscienza?” De Ferrari 2011; tra le opere audiovisive in DVD: “Una sfida vitale”2008 , “Il secolo dei diritti” 2009 e il documentario “Verso una nuova coscienza? Sri Aurobindo e l'evoluzione della specie umana” 2010.
Gli intervistati
Il volume ha la prefazione di Giuliana Pupazzoni, Direttrice Ufficio Scolastico Regionale della Liguria e l'introduzione di Edoardo Pusillo, del Gruppo Cronisti Liguri/Unione Nazionale Cronisti Italiani, docente di Diritto dell'Unione Europea all'Università di Genova. Qui troviamo i contributi e le opinioni di Giuseppe Giliberti, docente di Diritti fondamentali all'Università di Urbino, di Filippo Paganini Presidente dell’Ordine dei giornalisti liguri, dei giornalisti Marcello Zinola, Marco Travaglio e Renzo Trotta, di studiosi e ricercatori come il belga Mark Luyckx Ghisi, del sindacalista pakistano Ehsan Khan, di attivisti per i diritti umani come Emanuela Massa e Daniele Damiani di Amnesty International e di Paola Monticelli di Emergency, o delle avvocatesse Francesca Dagnino di Antigone e Alessandra Ballerini specializzata in diritto dell'immigrazione. Ci sono gli articoli di professionisti come Claudia Nosenghi del Centro Risorse Alunni Stranieri dell'Ufficio Scolastico Regionale, interviste ad un artista impegnato sul fronte dei diritti umani come Pino Petruzzelli, al professor Giuseppe Giliberti dell'Università di Urbino e al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Liguria Filippo Paganini e ed altri esperti e attivisti di organizzazioni per i diritti umani.