6 – 7 MAGGIO 2022. EDUFESTIVAL

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Creato Giovedì, 12 Maggio 2022 Ultima modifica il Giovedì, 12 Maggio 2022
6 – 7 MAGGIO 2022. EDUFESTIVAL



A Genova, in Villa Bombrini, il 6 e 7 maggio si è svolto il Festival dell'educazione, che presentava un vasto programma culturale e una serie di laboratori didattici rivolti sia ai bambini e ai ragazzi che a persone di tutte le età. https://www.edufest.it/programma/
L'incontro Mente, emozioni e diritti; l'incontro tra scienza e consapevolezza per una educazione del futuro tenutosi venerdi 6 maggio alle ore 15, poneva le seguenti domande “Cosa dice la scienza sulla consapevolezza di sé? Che effetto ha la meditazione sul cervello e sulle emozioni, secondo la letteratura scientifica? La Mindfulness può davvero essere uno strumento utile da introdurre nelle scuole e nell’educazione? Cervello, emozioni e diritti come sono intercorrelati?” (vedi programma https://www.edufest.it/events/consapevolezza-e-meditazione-a-scuola/)
Ne hanno parlato sul palco dell’Edufest Nitamo Federico Montecucco (Univ. Sapienza Roma e Chieti),
ricercatore ed esperto in psicosomatica e neuropsicologia degli stati di coscienza, presidente del Club
Budapest Italia, direttore dell’Accademia Olistica del Villaggio Globale, Silvia Ghiroldi (Univ. di Bari)
psicologa clinica, counselor relazionale, membro EABP, didatta e genetista, Stella Acerno (Univ.ersità di Genova) insegnante, autrice, presidente del Centro per l’Educazione ai Diritti Umani di Genova e Patrizia Minetto (Univ. di Genova) psicologa, psicoterapeuta, esperta in interventi psicoeducativi e didattici.
Di seguito gli argomenti trattati dai relatori ore 15.00: Dott. Nitamo Federico Montecucco: “Le ricerche sul cervello e sulle emozioni per un’educazione alla salute psicosomatica e alla consapevolezza di Sé e del Pianeta” ore 15.30: Dott.ssa Silvia Ghiroldi: “Le ricerche sull’efficacia della Mindfulness Psicosomatica”. ore 15.50: Dott.ssa Stella Acerno: “L’educazione ai diritti umani e il Progetto Gaia, dalla teoria alla pratica” ore 16.10: Dott.ssa Patrizia Minetto: “Esperienze di Mindfulness all’Università di Genova”.

Comunicato stampa

Guerra in Ucraina: proteggere le donne da violenza e sfruttamento sessuale

05-05-2022 - 12:43

Il PE condanna fermamente l'uso della violenza sessuale e di genere come arma di guerra Garantire
l’accesso a salute e diritti sessuali e riproduttivi essenziali in tutti i paesi ospitanti e di transito dell'UE
Il 90% dei rifugiati in fuga dall'Ucraina sono donne e bambini
L'UE dovrebbe proteggere le donne che fuggono dall'Ucraina dalla violenza e dalla tratta di esseri umani.
Il PE chiede all'UE di proteggere le donne che fuggono dall'Ucraina dalla violenza e dalla tratta di esseri umani, e di garantire loro l'accesso ai servizi sanitari essenziali.
In una risoluzione adottata giovedì, il Parlamento condanna fermamente l’uso della violenza sessuale e di genere come arma di guerra ed esprime profonda preoccupazione per il crescente numero di denunce di tratta di esseri umani, violenza sessuale, sfruttamento, stupro e abusi subiti da donne e bambini in fuga dall'Ucraina.
Il testo non legislativo è stato approvato con 462 voti favorevoli, 19 contrari e 89 astensioni.
I deputati sottolineano che le esigenze specifiche delle donne e delle ragazze dovrebbero essere affrontate nei centri di accoglienza dei rifugiati e che i meccanismi di denuncia dovrebbero essere resi immediatamente disponibili nelle lingue e nei formati accessibili a tutti.
Gli Stati membri e l’UE dovrebbero identificare e perseguire rapidamente le reti di trafficanti che approfittano dello sfruttamento sessuale delle donne rifugiate. Il Parlamento, inoltre, esorta i paesi UE a fornire un trasporto sicuro e coordinato tra Stati membri.
Garantire l'accesso ai servizi SRHR essenziali.
I deputati chiedono all'UE e a tutti i paesi ospitanti e di transito di garantire l'accesso a salute e diritti
sessuali e riproduttivi (Sexual and reproductive health and rights – SRHR), in particolare la contraccezione di emergenza e l'assistenza all'aborto anche per le vittime di stupro, oltre alle cure ostetriche.
Per le donne che si trovano ancora in Ucraina, il Parlamento sollecita l'Unione a utilizzare tutte le risorse e i fondi a disposizione per rispondere ai bisogni in materia di salute sessuale e riproduttiva, e a inviare kit per una salute dignitosa, contraccettivi e kit per la salute riproduttiva sessuale, attraverso pacchetti e convogli umanitari verso l’Ucraina e i paesi ospitanti.
Per facilitare l'integrazione delle donne rifugiate nei paesi ospitanti, i deputati vogliono garantire l'accesso al mercato del lavoro il più presto possibile e chiedono programmi speciali e corsi di lingua, nonché l'accesso ai servizi per la cura dei bambini.

Citazione
Il Presidente della commissione parlamentare per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere (FEMM) Robert Biedroń (S&D, PL), ha dichiarato: “Gli stupri di massa, la violenza sessuale e di genere, la tortura e il genocidio vengono usati come armi di guerra. Non ci fermeremo fino a quando gli autori di questi crimini saranno assicurati alla giustizia, ma - anche quando ciò avverrà - le vite fortemente colpite potrebbero non riprendersi mai da un tale trauma. Ecco perché è inaccettabile che le donne in cerca di rifugio nell'UE siano private dei servizi fondamentali di salute riproduttiva sessuale. Gli Stati membri devono intensificare i loro sforzi e garantire che queste donne ricevano tutto il sostegno di cui hanno bisogno”.

Contesto
Secondo l’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), più di 5,5 milioni di rifugiati
– Il 90% dei quali sono donne e bambini – sono fuggiti dall’Ucraina da quando l’invasione russa è iniziata il 24 febbraio. Altri 7,1 milioni di persone sono sfollati all’interno dell’Ucraina, tra cui donne e bambini che hanno bisogno di cure mediche.

Contatti: Federico De Girolamo Addetto Stampa PE (+32) 2 28
31389 (BXL)(+33) 3881 72850 (STR) stampa-
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